I COLORI DELL’AUTUNNO WORKSHOP FOTONATURALISTICO

Mauro Caffieri Uncategorized

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Workshop fotonaturalistico per scoprire la bellezza dei colori autunnali.

Sarà una giornata lunga ma appagante sotto ogni aspetto,  i colori autunnali si accendono al massimo splendore, vale la pena vivere questo momento e lo faremo a due passi da casa, nella più bella località del carso Triestino la Val Rosandra. Per esperienza personale occorre attendere proprio il finire del mese di ottobre o inizio novembre per cogliere i colori fantastici  La Val Rosandra è una valle (l’ultima venendo su dalla catena dinarica) dove si incrociano le flore alpine, illiriche, mediterranee e diversi endemismi nel massimo del loro splendore prima che cadano, anche se esistono variabili che possono comprometterli tipo vento forte o una violenta perturbazione Questo itinerario ci porterà a scoprire un percorso ad anello, in parte sul sedime della vecchia ferrovia Trieste-Erpelle e in parte lungo carrarecce e sentieri CAI. Alla partenza si seguirà un tratto del Sentiero della Salamandra, caratterizzato dalla presenza del flysh (alternanza di marna e arenarie) che presenta idrografia superficiale con ruscelli e ristagni nei periodi piovosi: qui la vegetazione è più rigogliosa che sul calcare e abbondanti sono i segni della presenza del cinghiale. Nel proseguire si farà tappa presso le  jazere (Un’attività curiosa svolta in Carso fino ad alcuni decenni fa, ed oggi scomparsa, è quella della produzione, conservazione e successiva vendita del ghiaccio.Venivano utilizzate allo scopo le cosiddette “jazere“: profondi pozzi in muratura, scavati in prossimità di stagni, in determinate zone che si prestavano a questo scopo., depositi di ghiaccio proveniente dai vicini stagni), poi si proseguirà verso Pesek per il sentiero Vertikala inoltrandosi in un maestoso e raro bosco carsico con querce e carpini bianchi di notevole statura. Nei pressi di Pesek si incontrerà tracce di landa ( una formazione semi-naturale di prati aridi e semiaridi su terreni calcarei) quindi si svolterà per ridiscendere verso Draga attraverso il bosco maturo per ritrovare la ciclabile nei pressi della vecchia stazione di Draga. Sarà possibile osservare come la geomorfologia condiziona la vegetazione, la fauna e gli utilizzi da parte dell’uomo e come l’odierno abbandono delle pratiche agro-silvo pastorali favorisca il ritorno del bosco e dei grandi mammiferi.